Come ottenere un buon compost
Mescolare bene gli scarti umidi e gli scarti secchi (equilibrio secco -umido): Carbonio e azoto. Il giusto equilibrio fra questi due elementi favorisce una decomposizione rapida. Contengono un’alta percentuale di azoto: scarti vegetali della cucina, fondi di caffè, sfalci d’erba, lettiera di animali erbivori. Sono invece ricchi di carbonio: foglie, carta, trucioli e pezzetti di legno. L’equilibrio ideale si ottiene con una miscela composta da 2/3 di rifiuti azotati e da 1/3 di rifiuti ricchi di carbonio.
Utilizzo di strutturante
L’utilizzo di strutturante è fondamentale nel processo di compostaggio per garantire l’ossigenazione del sistema e l’apporto di carbonio alla massa sottoposta a trattamento biologico aerobico. Nel compostaggio domestico, lo strutturante è costituito semplicemente da sfalci d’erba, rametti e cortecce.
Decomposizione dei rifiuti
Sminuzzare il più possibile i rifiuti da compostare con le forbici o con i biotrituratori. (si accelera la decomposizione dei rifiuti).
Mantenere porosa la massa con l’utilizzo di materiali secchi (rametti, cippato, foglie, cartoni) e aerare bene gli scarti in decomposizione rimescolandoli (almeno una volta al mese in inverno e una volta ogni due settimane in estate) all’interno della massa in decomposizione, così da favorire lo sviluppo della flora microbica aerobica ed evitare la formazione di cattivi odori e il proliferare di animali indesiderati.
Utilizzare compostiere che garantiscano sempre l’afflusso di ossigeno (munite di fori di areazione e coperchi rimovibili).
Mantenere la giusta umidità della massa in decomposizione (nel periodo estivo è bene aggiungere acqua). Se il cumulo è poco umido la decomposizione microbica rallenta notevolmente, viceversa se è troppo bagnato c’è scarsità di ossigeno e la decomposizione si trasformerà in marcescenza.
Verifica del compost
Una semplice prova per verificare il grado ottimale di umidità del compost è quella “del pugno”: stringendo un pugno di compost, se questo gocciola allora è troppo umido, se invece risulta molto secco e disaggregato allora bisogna aggiungere acqua.
Temperatura: normalmente nel centro del cumulo oscilla tra i 45° e i 60°, ottimale perché i bioriduttori possano lavorare.
Nelle compostiere commerciali le finestre di aerazione del coperchio servono alla regolazione: andranno chiuse in inverno, per evitare che il contenuto si raffreddi, e aperte in primavera, estate e autunno.
Dove posizionare la compostiera
Scegliere il giusto luogo (sotto un albero, o comunque in un luogo non troppo assolato d’estate e non troppo ombreggiato d’inverno).
Posizionare la compostiera a contatto diretto col terreno nudo e prepararne bene il fondo con piccole potature e ramaglie (drena i liquidi e permette lo scambio con i batteri e piccoli invertebrati presenti nel terreno che aiutano la decomposizione dei rifiuti).
È consigliabile ridurre il più possibile le dimensioni degli scarti vegetali da compostare e mescolare le diverse componenti al fine di ridurre i tempi di maturazione e rendere il composto omogeneo.
Attivatori per il compostaggi
Talvolta è consigliato l’utilizzo di attivatori per compostaggio, microrganismi deputati alla trasformazione dei rifiuti organici in terriccio fertile, per migliorare e accelerare il processo di formazione del terriccio. Se la compostiera è ben gestita e l’aggiunta di rifiuti organici equilibrata, non sarà necessario l’utilizzo di attivatori.